#angieincucina

3 Settembre 2017, domenica

La piadina

Per un’emiliana-romagnola come me, la piadina fa parte del Dna, come le tigelle, le crescentine, il ragò, i turtlein, la mortadella. Come la sfoglia, il prosciutto di Parma, il borlengo, i passatelli, la salama, i turtlaz, i garganelli, la gramigna, il culatello, lo stronghino e il sangiovese. E potrei continuare per ore a citarvi tutti quei meravigliosi ingredienti, tutte quelle ricette che fanno grande, florida e saporita questa regione.

Ma oggi mi soffermo sulla Piada, la regina della Romagna.

La piadina ha sempre rappresentato per me momenti di gioia e di goliardia, i week-end a Milano Marittima e Cervia, le serate a Riccione con le amiche e la tappa fissa nel botteghino ambulante a mangiar la piada dopo il mare o prima di tornare a casa. Economica, completa, nutriente, generosa. L’ideale.

Ancora oggi se voglio mangiare una gran piada vado in Romagna, vado dalla Monica, dalla Lella, da Nicolò e loro sanno come farmi felice.

Che sia spessa o sottile, farcita o al naturale, la piada è felicità ma è anche condivisione autentica.

E allora quando non posso andare in Romagna, la preparo io.  Per quelle serate speciali, felici e autentiche.  A casa, insieme alla mia famiglia, piadine calde farcite e un bel film. (le mie serate preferite).

 

 

 

Ingredienti:

250 ml di latte

100 gr di strutto ( o 80 ml di olio evo o 100 g di burro)

500 gr di farina 00 (0, manitoba, farro)

1 cucchiaino di bicarbonato

10 gr di sale

Preparazione:

Su una spianatoia versate la farina, fate un buco al centro, con le mani, dove aggiungerete lo strutto e il latte tiepido. Impastate bene, aggiustate di sale. Deve risultate un composto morbido, compatto ed elastico.  Dall’impasto ricavate 10 palline. Fate riposare per 10 minuti coperte da un canovaccio. Stendete la pasta sul piano da lavoro infarinato  e con l’aiuto del mattarello  ottenete dieci dischi di 15 cm di diametro.

Cuocete un disco alla volta in una padella antiaderente (o per chi è più fortunato, nell’apposito disco di terracotta per piadine) da entrambi i lati, fino a quando la superficie sarà dorata. Bastano pochi minuti e la piadina sarà pronta.

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