Entriamo nel locale ed ecco che l’atmosfera si fa calda, familiare. Per un attimo dimentichiamo di essere in vacanza al mare e ci lasciamo guidare dalla cucina tipica di questi luoghi. Qui non compare il menu, il pescato del giorno in bellavista, non ci sono neon luminosi e neanche volti noti dello spettacolo.
Ma il piatto forte, quello per cui vale la pena fare qualche km in più è il porcetto, porceddu, maialino allo spiedo fatto cuocere per ore. E alla fine della cottura questa preparazione antichissima raggiunge la sua esaltazione massima. La cotenna del maialino diventa dura, del colore della terracotta, croccante sotto i denti, e la carne è morbida e succosa e ha il profumo del mirto, del rosmarino, dell’alloro, ha il calore del fuoco. Il tutto condito con un vino rosso, senza pretese, della cantina di famiglia.