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27 Ottobre 2016, giovedì

Aromantic Day in Valbona

L’unico modo di fare un bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi. Come per tutto ciò che conta, saprete quando l’avrete trovato. E come ogni grande storia d’amore, sarà sempre meglio col passare degli anni. Quindi continuate a cercare finchè non lo troverete. Non accontentatevi… Siate affamati. Siate folli.”

E’ con questa frase meravigliosa di Steve Jobs che Federico ci accompagna nel magico mondo di Valbona.

Un bell’inizio direi, uno di quegli inizi che ti riempiono gli occhi di sogni.

Federico Masella è il responsabile Marketing di Valbona, lavora da 3 anni in azienda. Quando l’ho conosciuto a Firenze, aveva appena iniziato e già traspariva dalle sue parole, dai suoi occhi quanto questo lavoro gli sarebbe piaciuto. Margherita Santimaria è la ragazza che lo affianca, gentile, premurosa e sempre pronta a gestire ospiti, social e contenuti.  Mi piace conoscere anime così, persone che credono in quello che fanno e lo fanno ogni giorno con il sorriso, con l’emozione, con la voglia di far crescere l’azienda per cui lavorano.  E di queste persone che mi piace parlare. Perché è anche grazie a loro che un’azienda si faccia conoscere nel modo giusto, nel modo vero, conservando la freschezza e la bontà di un paese.

Aromantic Day il nome che Valbona ha voluto dare alla Giornata organizzata per noi. Per trasportarci in un mondo di profumi, di sapori e di sogni, per farci vivere un’esperienza sensoriale a tutto tondo……

Un’azienda che ha tanto da raccontare e da far conoscere…a cominciare da quello che fa. Conserva un prodotto per farlo durare nel tempo. Cosa c’è di più poetico? Cosa c’è di più romantico nel conservare?

Un verbo che adoro… Conservare per ricordare il sapore originale di un pomodoro, di un carciofo, di una zucchina. Conservare per dare valore. Conservare per non dimenticare i gesti che facevano le nostre nonne.

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Da questo vorrei partire per descrivere con parole ed emozioni quest’azienda italiana.

A cominciare dai vasetti che custodiscono in sé lavoro, materia prima di ottima qualità e ricerca costante… e che una volta aperti sprigionano profumi e sapori delle migliori verdure italiane.

Valbona nasce nel 1965 come azienda di arte conserviera. Da allora sono passati tanti anni, tante generazioni di mani, tanto lavoro nella distribuzione, nuovi stabilimenti, nuovi centri logistici ma con gli stessi valori del primo giorno: territorio, trasparenza e passione. Questi sono i valori che Valbona vuole trasmettere al consumatore. A noi, mamme, figlie, lavoratrici che ogni giorno vogliamo portare qualità sulla nostra tavola.

E tutto questo lo sa chi lavora in Valbona, a fianco di Cristina Marchetti, la proprietaria dell’azienda, l’anima creativa e imprenditoriale che per prima lavora trasmettendo passione, voglia di crescere, voglia di essere sempre i migliori sul mercato italiano di qualità.

Ma cosa vuol dire qualità? Scegliere il meglio. Valbona va a ricercare le chicche italiane e le conserva.

Il carciofo spinoso di Sardegna Dop è un carciofo buonissimo, spinoso all’esterno ma dal cuore morbido e dal gusto unico. Equilibrato tra l’amarognolo e il dolciastro.  Valbona lo conserva in tutta la sua interezza per mantenere il sapore originale.

Le cipolle di Boretto, insaporite e grigliate.

Le cipolle rosse di Tropea Igp sapientemente lavorate e cotte in agrodolce.

I capperi di Pantelleria Igp sottosale

Le olive Termite di Bitetto dal colore rosato e dalla polpa tenera e leggermente acidula.

Poi ci sono i pomodori, meraviglioso frutto dell’estate, dolci, corposi, conservati sia secchi con capperi, olio extravergine e aglio, sia sbollentati e acidulati come se fossero freschi.

Le olive leccine biologiche  denocciolate e delicate impreziosite  con l’aggiunta di olio extravergine e finocchietto.

Poi ci sono i grigliati, produzione iniziata nel 1995: dai carciofini, alle melanzane, ai peperoni… anche se il mio preferito resta il radicchio rosso grigliato… sarà perché vivo in terra di Radicchio rosso e lo abbianerei a tantissime ricette invernali e gustose.

Poi ci sono i pesti che si prestano a dare sapore a tantissime preparazioni. Alla genovese, pesto rosso, all’arrabbiata, alla mediterranea, pesto alle verdure grigliate, pesto al pistacchio e pesto rosso all’aceto balsamico. E gli ultimi nati: fuoco calabrese e pesto carciofi e mandorle.

E le creme vegan, per restare sempre a spasso con i tempi e non verdere mai di vista i bisogni dei consumatori: Pesto vegan rosso a base di pomodoro e tofu, Crema vegan di Peperoni, carote e tofu e Crema vegan alle zucchine che ho già preparato con friselline all’olio e zucchine al salto

Poi nel 2013 Valbona entra nel mondo del Fresco e viene lanciato il marchio Magie della Natura dedicato a tutte le produzioni di trasformati freschi di verdure.

Ecco allora i flan di carciofi, di pomodorini dolci, di broccoli, di carote, di spinaci, tutti senza glutine, ricchi di fibre, di gusto e, cosa non di minor importanza, piacciono tanto ai bambini ed è un modo diverso per far mangiar loro le tanto odiate verdure.

Geniale direi, e lo dico da mamma… I miei bambini li hanno provati tutti e devo dire che sono andati ghiotti per quelli alle carote, alla zucca, ai pomodori e ai piselli…

In 30 secondi un flan pronto da condividere e da trasformare in tantissime ricette stuzzicanti.

Ma Valbona non si ferma qui e continua la sua ricerca sul mercato italiano per creare qualcosa di ancora più buono e più pratico. Da portare in ufficio, al mare. Qualcosa di pratico e versatile, di fresco, 100% vegetale, senza glutine, senza allergeni, ricco di omega 3. Una piacevole scoperta: le veganette. Le verdure a fette. Per creare carpacci, per farcire panini, millefoglie di verdure e arrotolati.

Davvero una piacevole ed interessante scoperta, perché realmente Valbona dal 1965 non ha mai smesso di credere nel territorio, creando sempre prodotti per il consumatore più esigente, facendo attenzione alle allergie, alle calorie, alle mode.

E sapete come ci riesce? Perché ascolta, si immedesima, chiede cosa un lavoratore vorrebbe trovare nel banco frigo di un supermercato, come un bambino vorrebbe trovare nel piatto, cosa una mamma vorrebbe cucinare per fare bella figura con i suoi ospiti. A tutte queste domande Valbona da una risposta. Conservando la qualità e portandola sulle nostre tavole. Dalla terra alla tavola.

E’ vero vi ho parlato tanto dell’azienda, dei prodotti ( ma mi sembrava giusto farvi conoscere una grande azienda italiana)… adesso parliamo un po’ di ricette?

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E lo facciamo con Daniele Zennaro, giovane chef veneto, grande conoscitore della materia prima e con un grande estro in cucina, che collabora con Valbona.

Per noi ha preparato un menu estivo, aromatico e romantico:

Millefoglie di caponata estiva

Rosso di Risotto con erbe aromatiche e fiori

Flan di carciofi con chips di pecorino e profumi orientali

Insalata di fragole con sorbetto alla fragola e infuso al basilico

Daniele non mi delude mai.  La sua cucina è fatta di semplicità, colore ed emozione.

Potevamo non terminare la giornata aromantic in un luogo che ha in sé storia, profumo e bellezza?

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L’Orto Botanico di Padova è il polmone verde nel cuore della città, è il più antico orto botanico universitario al mondo. Fondato nel 1545 per facilitare gli studenti universitari nello studio e nel riconoscimento delle piante medicinali.  5 secoli di storia, cinque continenti. Oltre 6.000 esemplari di piante suddivise secondo specifici criteri, presentando un ideale e ordinato catalogo del mondo vegetale. Alle collezioni tematiche si affiancano importanti alberi storici: un platano orientale di 336 anni, la Palma di San Pietro che ispirò al poeta tedesco Goethe, la sua teoria naturalistica descritta ne La Metamorfosi delle piante (è la più antica dell’orto.) Nel 1997 l’orto diventa patrimonio Unesco.  E dal 2014 nasce il giardino della Biodiversità, una nuova area di 1,5 ettari all’insegna dell’ecosostenibilità con nuove serre progettate per sfruttare l’energia rinnovabile di acqua e sole. Un viaggio attraverso le differenti zone climatiche della terra in un intreccio di botanica e antropologia.

 

Una giornata aromatica, romantica e aggiungo felice perché ho avuto il piacere di conoscere belle compagne di viaggio. E quando si viaggia in buona compagnia, il viaggio acquista più valore, più bellezza.

Torno a casa ripensando ad un frase detta da Federico all’inizio della giornata e che ha risuonato nell’aria per tutto il giorno:

“L’unico modo di fare un bel lavoro è amare quello che fate…”.

 

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