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12 Settembre 2011, lunedì

Ristorante Vögele, Bolzano

Una cosa che mi ha sempre affascinato dei ristoranti, delle stuben, degli alberghi, delle Ciase di montagna è il voler sempre affiancare al nome dell’azienda, il nome della famiglia.
Quasi a voler precisare, “siamo noi l’anima di questo luogo, noi ci mettiamo il nome, la faccia”.
Il ristorante  Vögele nel cuore di Bolzano, a pochi passi dalla piazzetta delle erbe ha una storia da raccontare. Una storia che risale al 1277 anno in cui nacque l’osteria, dal 1840 proprietà della famiglia Kamaun. Oggi gestita dalla famiglia Alber.
Ma andiamo per ordine. Torniamo al secolo scorso quando gli abitanti di Bolzano chiamavano amorevolmente l’osteria “Aquila rossa” diventando di lì a poco il luogo ideale per mangiare e bere in buona compagnia. All'”Aquila Rossa” durante la guerra si incontrarono grandi strateghi che per evitare spiacevoli incontri, concordarono una parola d’ordine per accedere ai loro rendez-vous segreti. Quella parola fu:  VögeleOggi quella parola non è più segreta, oggi  Vögele è un istituzione, un luogo di passaggio per turisti, un luogo romantico per una cena a lume di candela, un punto di ristoro per i bolzanini.

Quando si entra in questo ambiente in stile Biedermaier, fatto di arazzi, fiori secchi, luci soffuse e broccati dai colori vivaci e in stile, si viene come trasportati in un altro tempo, in un altro spazio. Si torna quasi in quel lontano 1840…

Il ristorante è pieno. Prenotiamo per tempo, saliamo la scala in legno e ci dirigiamo verso la stuben Kamaun (che prende il nome dei proprietari). Tovaglie bianche, piatti e stoviglie in linea classica, bicchieri da degustazione e fiori freschi al centro della tavola. Il sorriso della cameriera riempie la stanza affollata, il suo garbo nel servire permette a noi commensali di godere appieno della presentazione delle varie portate e degli splendidi vini che accompagnano la nostra cena.

Per cominciare Valeriana con speck croccante, pane alle noci ( fatto in casa) e salsa bolzanina. Un antipasto leggero, non invadente ma stuzzicante che prelude una buona continuazione.
Canederli pressati al formaggio su insalata di cappuccio, un classico della cucina sudtirolese ma preparato in chiave moderna. Non un canederlo grande e tondo ma una schiacciatina fatta con lo stesso impasto e passata al forno, da renderla croccante e originale.
Come terza portata Guanciale di manzo al vino rosso St. Magdalena, con “Schpfnudeln” e spinaci.
Quando si dice che la carne si scioglie in bocca! Un guanciale tenero, cucinato per ore in questo vino rosso ricco di profumi di frutti rossi e sottobosco.
Per chiudere il pasto ricco e importante un dessert a base di piccoli frutti in sfoglia croccante con una delicatissima mousse di yogurth di montagna.
Carne altoatesina, formaggi di malga, piccoli frutti rossi prodotti in loco, erbe e verdure di montagna. Ogni sapore, ogni colore richiama il gusto del luogo. Non ci sono menu che confondono, qui tutto è studiato, cucinato e servito seguendo il km0. Dagli arredi alla cucina tutto è altoatesino doc. Forse è anche per questo motivo che il Vögele continua a piacere sempre, per la sua anima tradizionale e autentica.

Se vi trovate a Bolzano per lavoro o per piacere, se siete in vacanze in zona, se siete affezionati dei mercatini di Natale, se amate l’atmosfera che solo certi luoghi sanno dare, fermatevi per una sosta golosa al Vögele, non vi deluderà.

 

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