#angieincucina

23 Maggio 2020, sabato

Arancino o arancina?

Battezzare con correttezza, è gesto di umiltà di fronte all’eccezionalità del piatto,

ché noi che le mangiamo le arancine,

no, noi non vogliamo (soltanto) bene all’arancina, palla di sfera che si basta da sé. No.

Noi celebriamo l’arancina, noi la veneriamo,

lei e la sua tondità solare, sfera a carne o a burro, palla, piccola arancia, fimmina.

Il resto, non esiste il resto di fronte all’arancina. (Davide Enia, attore e scrittore palermitano)

 

 

Arancina o arancino?  Questa specialità siciliana divide l’isola in due. Nella parte occidentale è “fimmina”, mentre in quella orientale è “masculu”. Il timballo di riso deve il suo nome all’analogia con l’arancia, infatti sembra un piccola arancia. Nel dialetto siciliano, il frutto dell’arancio è aranciu ( se è piccolo, arancinu) e nell’italiano regionale diventa arancio. Del resto, femminile per i nomi dei frutti e maschile per quelli degli alberi, si giunge solo nella seconda metà del Novecento, e molti ancora oggi continuano a dire arancio per dire arancia.

Comunque la vogliate chiamare, l’arancina o arancinu rappresenta il fritto siciliano per eccellenza. In bianco, al ragù, con lo zafferano o i piselli, con la mozzarella o il caciocavallo, con la panatura di farina e acqua o solo uovo e pane grattugiato, è sempre un buon motivo per mangiarla.

Che poi maschio o femmina, a punta o rotondo, è sempre la fine del mondo!

Ingredienti:

Ingredienti: per 12 arancine

500 g di riso Roma

1,5 l di acqua

1 bustina di zafferano

30 g di burro

1 fetta da 50 gr di prosciutto cotto

60 g di mozzarella vaccina

60 g di Caciocavallo grattugiato

Sale

 

Per la panatura e frittura:

50 g di farina

3 uova

Pangrattato

Olio di semi di arachidi

Preparazione:

Lessate il riso in 1 litro e mezzo di acqua bollente salata in modo che a cottura avvenuta (dopo 13-15 minuti), l’acqua si sia totalmente assorbita. (Questo permette all’amido di restare in pentola e di ottenere un riso compatto). Aggiungete lo zafferano sciolto in poca acqua tiepida, nel riso già cotto e mantecate con il burro. Unite il formaggio grattugiato e mescolate per amalgamare. Mettetelo in una teglia ben steso e fate raffreddare completamente, coperto da pellicola trasparente. (Eviterà al riso di seccare in superficie).

Tagliate a dadini il prosciutto cotto e la mozzarella e tenete da parte. Quando il riso sarà freddo, formate le arancine prelevando dal composto circa 2 cucchiai di riso, schiacciate un mucchietto al centro e inserite il prosciutto e la mozzarella. Richiudete con altro riso e dategli una forma sferica che ricordi una piccola arancia.

Immergete le arancine prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato.

Friggete in abbondante olio di semi di arachidi, scolate su carta assorbente e servite calde.

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