#angieinvaligia

31 Agosto 2015, lunedì

“Orsone” Il Ristorante di Joe Bastianich

Orsone. Il ristorante che non ti aspetti.
Il ristorante di Lidia e Joe Bastianich è il legame con l’Italia, con il Friuli, terra d’origine della famiglia.
Orsone, ristorante, taverna e B&B nasce dalla voglia di tornare a casa per sentirsi a casa.
Progetto che racchiude territorio (siamo a Cividale del Friuli) e internazionalità (influssi americani e sapori orientali si respirano ovunque)
Un grande staff di professionisti. Giovanissimi con la voglia di crescere insieme e di creare una grande squadra capace di portare l’Orsone ad alti livelli.

In uno splendido giardino con orto, immerso nei vegneti della famiglia Bastianich, entriamo  nell’Orsone.
Ci immergiamo subito nel cuore d’America di Joe: la taverna. Uno spazio caldo e informale, dai colori scuri, tipici delle taverne americane dove la cucina è aperta sempre per poter soddisfare i palati più esigenti e affamati. Una ricca selezione di birre internazionali e di vini delle tenute Bastianich.
Le proposte delle cucina sono invece i must americani: hamburger, lobster roll,  spaghetti meatball (amatissimi da Joe).

Tornerò per assaggiarli tutti.

Lasciando alla spalle la taverna entriamo in un ambiente intimo, elegante, dai colori chiari, con una grande finestra a vista sulla cucina dai colori vivaci. Un gioco di contrasti che si volevano creare per dare voce alla cultura americana e a quella italiana.
In sala, ad accoglierci, Davide Patruno, un giovanissimo maitre, elegante nei movimenti, sorridente, professionale nei gesti e nell’esposizione del menu e della carta dei vini, attento alle richieste del cliente, pronto a guidarlo in una degustazione sofisticata e mai scontata. Un professionista a tutto tondo.
Perché dico questo?  Perché ci siamo lasciati travolgere da lui per gli abbinamenti con i vini, con grande curiosità. Passare da un Roncal Ploe di Stelis  2002 con un 62° di uovo, zucchine, lardo di colonnata, crumble di pollo, funghi galletti e acetosa  e continuare con un Livon Valbuinis Sauvignon Blanc 2013  per una zuppetta di pomodoro, con maccheroncini ai peperoni, gamberi scottati e emulsione di basilico greco e continuare con un Simcic Pinot Noir 2012 per un risotto in guazzetto d’anatra, tartufo nero estivo a base di Vespa rosso   e poi tornare al bianco Plus 2012 di Bastianich con una ricciola al Jopster, carote, melone e basilico thailandese. senza avvertire sgradevoli stonature di abbinamento: questo io lo chiamo un ottimo servizio e soprattutto un ristorante da ricordare perché la professionalità della sala è la stessa della cucina. Un perfetto gioco di equilibri.

In cucina l’executive chef Eduardo Valle Lobo, spagnolo, di Madrid, uomo genuino, (como los hombres de Espana), passionale (aggiunge lui) vigile, sempre presente (anche quando non è in cucina), con la voglia di fare sempre meglio del giorno prima.
La sua è una cucina vera, che si radica nel territorio friulano senza dimenticare gli anni da chef nei ristoranti Bastianich a New York.
Unica nota leggermente stonata, ma quello credo sia anche il trait d’union America-Italia che i Bastianich volevano creare: l’elevata ricchezza di ingredienti e di sapori diversi nei piatti (molto americano). Forse avrei lasciato i sapori più puliti per esaltarli al massimo livello (molto italiano).
Una nota che si può correggere vivendo l’Italia e scoprendo che l’essenziale anche nei piatti è sufficiente se la materia prima è di alto livello come quella dell’Orsone. Una cucina quindi in continuo divenire.
A guidare assieme a lui la brigata di cucina, la compagna e sous-chef  Kelly Jeun, newyorkese, di padre coreano ma con un cuore italiano e una grande professionalità in cucina.
Insieme creano piatti seguendo i sapori, i profumi e i colori della stagione. Il menu è ricco, come dicevo, di influssi italo-americani ma lascia molto spazio anche a piatti di cucina vegetariana di cui Kelly è la creatrice.

(foto dal web)

 

Abbiamo avuto il piacere di conoscere lo staff di cucina ma anche il padrone di casa e se sono qui a parlarvene, vuol dire che ne sono stata piacevolmente colpita.
Joe è un uomo ricco di fascino, un restaurant man come lui si definisce e in cui lui è molto competente. Ma è anche un ottimo musicista (anche se lui non si sente tale) che abbiamo ascoltato con piacere al Bastanich Music Festival sempre nella Tenuta Bastianich.
In America ci si specializza solo in una cosa e per cui vieni considerato grande. In Italia è il contrario. Puoi fare tante cose assieme, puoi essere musicista, imprenditore, ristoratore e farlo alla grande!” (parole di Joe)
Lui pensa di essere un bravo imprenditore ma a mio modesto parere è un ottimo  musicista e cantante. Perché ci mette il cuore.  Motivo per il quale è nato il Bastianich Music Festival. Evento alla sua seconda edizione, grande musica, pubblico coinvolto. Peccato, quest’anno,  per il tempo…
Ma anche sotto la pioggia, siamo riusciti a divertirci. E il prossimo anno andrà ancora meglio.

 

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