300 gr di semola di grano duro
Olio extravergine d’oliva
Acqua q.b.
Sale q.b.
Pomodorini del Piennolo
2 melanzane
2 fette di fiordilatte
1 spicchio d’aglio
Perchè la Norma campana? Perchè la Pasta alla Norma è la più famosa preparazione siciliana di pasta secca con melanzane e pomodori. Ma se al posto della pasta secca, mettessimo gli scazzatielli (pasta fresca cilentana) con pomodorino del Piennolo (napoletano), basilico a foglia larga e riccia (campano) e melanzane coltivate da Peppino (sorrentino)???
Sarebbe una Norma Campana in tutto e per tutto.
E allora, in onore della terra che mi sta ospitando, dedico a tutti voi, questo piatto ricco di anem’ e cor’.
C’è un piccolo comune nella provincia di Salerno che si chiama Castel San Lorenzo, patria di un buon vino ma anche dello Scazzatiell’ o Cavatiell’, un tipo di pasta fatta a mano che ricorda nella forma una valva di conchiglia che poi viene schiacciata, scazzata. Queste piccole valve derivano dagli gnocchi medievali la cui ricetta tradizionale prevedeva acqua, olio, sale e farina di grano duro.
Sembrano dei piccoli gnocchetti, molto amati anche dai più piccoli.
C’è ancora qualche nonna che prepara gli scazzatielli in questo modo ma vi sono varianti più moderne che prevedono l’aggiunta di uova e di grano tenero.
I miei ricordi di adolescente mi portano indietro alle magnifiche estati agropolesi e una volta all’anno, nel mese di agosto, era consuetudine andare con il solito e meraviglioso gruppo di amici alla sagra di Castel San Lorenzo e godere della bontà degli scazzatielli con il ragù di castrato e il cacio ricotta.
Ed ora, la ricetta.
Ingredienti:
Ingredienti: per 10 persone
Preparazione:
Su una spianatoia versate la semola, aggiungete l’acqua e l’olio e un pizzico di sale. Lavorate l’impasto a mano aggiungendo (se serve) l’acqua, fino ad ottenere un composto sodo e liscio che viene lasciato a riposo per un’oretta. Il panetto deve risultare elastico e compatto che viene tagliato in due parti. Mentre una parte del panetto viene avvolto nella pellicola trasparente affinché non diventi duro, lavorate il secondo panetto ottenendo dei cilindri di pasta del diametro di circa un centimetro, tagliateli in tocchetti e lavorateli con tutte e due le mani, schiacciando con i pollici e roteandoli nei due sensi. Come ultima operazione dovrete schiacciarli leggermente. Otterrete così gli scazzatielli. Che dovrete far essiccare su un vassoio con la farina affinche non si attacchino.