#angieincucina

4 Maggio 2020, lunedì

Le tigelle bolognesi

Di quei venerdi sera sui colli bolognesi a mangiar tigelle e crescentine con gli amici del liceo, di quelle domeniche a Calderino a mangiare le tigelle dello zia Gianca, di quel Natale del 1998 in cui la zia Patty mi regalò la mia prima tigelliera a 7 fori e nel 2000 me la sono portata anche a Parigi, di quella ragazzina che aveva una gran fretta di crescere e di invitare gli amici a cena. Di quella donna che la tigelliera se l’è portata a Treviso quando si è sposata e nonostante  lo stampo sia un po’ consumato dall’usura e dal tempo, fa ancora le tigelle più buone di sempre, con il classico disegno a forma di stella.

Perchè il trucco sta con chi le condividi le tigelle, per chi le prepari, con cosa le abbini e con chi alla fine le assapori.

 

Oggi è il 4 maggio 2020 e inizia la seconda fase del Covid 19. Quindi il prossimo week end posso fare le tigelle?

Ma cosa sono le tigelle?  Chiamate anche crescentine modenesi, sono delle focaccine che un tempo venivano cotte in dischi di terracotta chiamati “tigelle” da cui il nome attuale di questo tipico pane. Almeno, a Bologna, si chiamano così. Oggi le tigelle vanno cotte nella tigelliera di alluminio che dona lo stampo classico di questa focaccina che una volta cotta da entrambi i lati, si taglia e si farcisce. Affettati emiliani, sottoli, sottaceti e formaggi. Oltre al pesto che è un battuto di lardo, rosmarino e aglio.

Ingredienti:

500 g di farina 0

10 g di lievito di birra

3 cucchiai d’olio (o 60 g di strutto come nella ricetta originale)

2 cucchiai scarsi di sale

1 cucchiaio di zucchero

250 g di latte

 

Preparazione:

Versate la farina nella planetaria o su una spianatoia, unite il lievito sciolto in poca acqua tiepida, il latte, l’olio, lo zucchero, il sale. Impastate il tutto fino ad ottenere un composto compatto e ben sodo.

Copritelo con un canovaccio e lasciatelo lievitare per due ore .

Stendete la pasta ad uno spessore di 1 cm e ricavate dei dischetti con un bicchiere o un coppapasta del diametro di 10 cm.

Lasciate lievitare i dischetti per un’altra mezz’ora e poi iniziate la cottura.

Sul fornello scaldate la tigelliera aperta e stendete i dischetti di pasta sui fori dell’utensile.

1 minuto per lato e le tigelle sono pronte da farcire come preferite.

Il mio consiglio è di mettere le tigelle ancora calde in un paniere coperto da un canovaccio così da mantenerle calde. Disponete poi sulla tavola taglieri di insaccati e formaggi a pasta dura, coppette di funghi e carciofini sott’oli,  formaggi a  pasta molle, verdure grigliate, pesto di lardo per permettere al vostro ospite di farcire la tigella con gli ingredienti che preferisce.

potrebbe interessarti anche

Fagottini con scarola e mozzarella

Panini all’olio di olive e mandarini “marzuddu”

Un banana bread differente

Naan (pane mediorentale)