Ad un certo punto devi mollare. Sederti, respirare profondamente e restare ferma per permettere alla serenità di venire da te.
E’ quello che sto facendo da 10 giorni ormai. Resto ferma, chiusa in casa, eclissata nel mio piccolo mondo incantato. Lontana dagli abbracci e dai baci dei miei uomini. Ed è dura. E’ come sentirsi imprigionata.
Stiamo contando i giorni, le ore, i minuti per il secondo tampone. Quello che ci permetterà di poterci riunire e non lasciarci più. Riempirci di coccole e baci per una vita intera.
E’ passato un anno, così veloce eppure così surreale, doloroso, difficile, sterile. Un anno che in un modo o in un altro, le nostre vite le sta cambiando, i nostri umori, le nostre sensazioni, le nostre priorità. E a volte penso a come sarà la nostra vita quando tutti saremo vaccinati, quando questa bolla che ci ha risucchiato finirà. Come vivremo? Cosa faremo? Cosa riusciremo a riprenderci della nostra “vecchia” vita e cosa lasceremo invece alle spalle? Chi vogliamo essere, chi vogliamo diventare.
A un certo punto devi mollare. Respirare profondamente e aspettare.
La Giacoma è un’esplosione di vita, di pancia e di cuore!
Pietro Mercadini
Conservare
Ragù alla bolognese, che sono io.
Le persone giuste non ti cambiano. Ti migliorano.
citazione
Torta della felicità (Torta soffice alle pesche)
Tacos di ceci con robiola, ravanelli e fragole
Pan brioche sofficissimo
La frisella: un “pane” da viaggio
