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12 Aprile 2020, domenica

Buona Pasqua con il tortano napoletano

12 aprile 2020

Oggi è Pasqua. Sono le 7 di mattina, ancora tutti dormono ed io bevo il mio caffè caldo e silenzioso pensando a quanto strana sarà questa giornata. Bella ma strana. Perchè è la nostra prima Pasqua nella casa nuova ma è anche la prima Pasqua che passiamo a casa. Lontani dal rito domenicale della messa di Don Gianni, lontani dai  nonni, dagli zii, dai nipoti, dagli amici. Lontani da quel dolce rumore che fa famiglia, lontani da quel bel trambusto attorno alla tavola,  in cui si brinda tutti assieme, ci si guarda, si assapora il risotto agli asparagi della mamma, ma per i bambini c’è la lasagna della nonna, ci si confronta sull’arrosto con i carciofi della zia, si discute su quale dolce sia più pasquale (la colomba o la pastiera)  ma soprattutto ci si vuole bene.

 

Ecco, io vorrei soffermarmi su quest’ultima frase che tante volte, proprio in famiglia, diamo per scontato. Mai come in questi mesi, dirlo, ha un sapore diverso. E allora, oggi quando sentiremo al telefono i nostri nonni, i nostri genitori, i nostri figli, i nostri fratelli, i nostri amici, diciamoglielo quanto gli vogliamo bene e quanto ci mancano. E diamo Valore a quello che abbiamo attorno a noi.Sarà una Pasqua ancora più bella. Sarà una Pasqua in famiglia.

E apparecchiate la tavola, cucinate qualcosa di buono, anche se siete soli, fate come se foste insieme, mangiate una fetta di colomba o di pastiera, aprite un uovo di cioccolato e bevete un calice di vino. Fate in modo che sia una Pasqua bella da ricordare.

Vi auguro di cuore una Buona Pasqua e poi vi lascio la ricetta di un pane rustico pasquale chiamato tortano.

Un lievitato napoletano, tipico di questo periodo. Un pane molto saporito a forma di ciambella ricco di ingredienti, che si prepara per tradizione il venerdì santo, per poi essere gustato il sabato, la domenica a pranzo e se avanza, si porta anche a Pasquetta per il pranzo al sacco in campagna, quest’anno in terrazza o in giardino.

Il segreto del  tortano è quello di utilizzare pochissimo lievito (lo rende più digeribile), lo strutto (lo rende ancora più morbido e saporito) e ingredienti interni di ottima qualità, compreso il pepe e le uova sode (che nel casatiello si trovano imgabbiate esternamente).

Questo rustico lo porto spesso ai miei allievi a scuola e devo dire che viene sempre molto apprezzato perchè molto saporito e gustoso. Non posso che consigliarvi di provarlo e di impastarlo quanto prima in questi giorni  che hanno il sapore di casa, come non mai.

Ingredienti:

600 g d farina di farro

350 g di acqua

140 g di strutto o di olio evo

10 g di lievito di birra

1 cucchiaio di sale

1 cucchiaio di pepe

1 cucchiaino di zucchero o miele

Per il ripieno:

2 fette spesse di provolone

150 g di salame (a vostra scelta)

100 g di pancetta o speck o mortadella

3 uova

 

 

Preparazione:

In una ciotola capiente, fate sciogliere il lievito con un po’ di acqua tiepida, aggiungete il miele o lo zucchero e unite la farina, incorporando l’acqua poco alla volta. Unite poi il sale e il pepe. Trasferite l’impasto su un piano di lavoro infarinato  e continuando ad impastare aggiungete i pezzetti di strutto che renderà il tutto ancora più morbido. (se preferite, potete impastare in una planetaria). Se dovesse diventare troppo appiccicoso per l’aggiunta del grasso, aggiungete un po’ di farina. Fate riposare l’impasto liscio e compatto in una ciotola coperto con pellicola, in un luogo tiepido. Per circa 4 ore. (io l’ho fatto lievitare per tutta la notte). Dopo il tempo di lievitazione, imburrate  e infarinate lo stampo da ciambella. Con le mani stendete il panetto (che avrà raddoppiato il suo volume) fino ad ottenere un rettangolo. Distribuite uniformemente il salame e la pancetta tagliati a dadini, le uova sode sbriciolate e il provolone a cubetti. Arrotolate il rettangolo e sistematelo nello stampo, chiudendolo a ciambella. Spennellate la superficie con l’uovo sbattuto e infornate a 180° per 35 minuti. Dovrà essere ben cotto e dorato.

Si conserva benissimo per diversi giorni in un sacchetto di plastica per alimenti.

 

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