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9 Marzo 2017, giovedì

Olio Capitale 2017

“Di fronte al mare la felicità è un’idea semplice” (J.C.Izzo)

Olio Capitale riporta l’extravergine di qualità a Trieste. E anche quest’anno dal 4 al 7 marzo, nella stessa cornice della Stazione Marittima, sul  meraviglioso mare di Trieste.

Dopo il successo della decima edizione, Olio Capitale, il Salone degli extra vergini tipici e di qualità, organizzato da Aries, la Camera di Commercio della Venezia Giulia in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, mette in esposizione i migliori oli del bacino del Mediterraneo con centinaia di etichette e produttori provenienti dalle principali regioni olivicole italiane, nonché da Croazia, Spagna e Grecia.

 

Sono stati 3 giorni intensi, dove ho avuto il piacere di assaggiare con tutti i sensi i migliori oli del mediterraneo e di conoscerne le anime che producono questi nettari così profumati. Interessante perchè Olio Capitale rappresenta una fiera attesa anche dal pubblico che in questa occasione ha la possibilità di assaggiare ma anche di acquistare diverse etichette. Di conoscerne i produttori e di poter chiedere le curiosità tra una varietà e l’altra.

Si parla sempre così poco di olio extravergine di oliva che queste manifestazioni andrebbero promosse e sostenute da tutti. Per fare chiarezza, per capire le differenze e le truffe che ci sono dietro all’olio extravergine. Per riconoscere la qualità.

C’è stata poi la parte da me preferita. La ciliegina sulla torta. La Scuola di cucina di Olio Capitale. Capitanata come sempre da Giuseppe Cordioli, grande giornalista e gastronomo con cui è sempre un piacere parlare di ricette, ristoranti e cuochi.

Dopo il successo “stellare” dello scorso anno, che ha visto la partecipazione degli chef Emanuele Scarello, Ana Ros, Antonia Klugmann, in questi giorni la Scuola di Cucina di Olio Capitale ha visto la partecipazione di Scarello  che assieme ad Antonio Paoletti (presidente di Aries) e Debora Sernacchioni (presidente di Regione) ha aperto le danze in cucina con aneddoti, racconti e una “aglio, olio e peperoncino” meravigliosa per gli occhi e per il palato.  A seguire Jacopo Babudri con un filetto d’orata in crosta di zucchine con friarielli e olio evo calabro. Un piatto equilibrato, profumato ed aromatico. Per poi continuare sempre sul palco di Olio Capitale con Alberto Tonizzo, cuoco, pasticcere, sommelier, relatore, grande conoscitore della materia prima. Un uomo a tutto tondo, grande conoscitore della materia prima. Poi un omaggio all’Abbruzzo, terra colpita dal terremoto ma soprattutto terra di grande olio evo; con la trippa alla pennese con burro di olio evo e pecorino.

E’ salito poi sul palco Teo Fernetich del ristorante San Rocco di Verteneglio, in Croazia. Ed è sempre un grande piacere ascoltare i suoi racconti legati al territorio, alla famiglia e alla consolidata squadra che c’è dietro al San Rocco, mi sono ripromessa in primavera di andarlo a trovare nella sua isola felice.

Sul palco della scuola di cucina si sono susseguiti meravigliosi abbinamenti tra extra vergini e piatti originali e saporiti così da rendere ancor più fruibile, specie al pubblico straniero, l’extra vergine d’oliva. Quattro giorni per gli estimatori dell’extravergine e i visitatori professionali e appassionati. Ma anche molti curiosi quest’anno. Tante persone con la voglia di capirci qualcosa in più sul tema olio extravergine.

Cresce, infatti, l’attenzione per il business, così come il focus sull’internazionalizzazione, per rispondere ancor meglio alle esigenze degli operatori professionali e per facilitare l’incontro tra domanda di extravergine italiano proveniente dai mercati esteri e l’offerta dei produttori. Raccolto olivicolo: cala la produzione ma aumenta la qualità Nonostante le previsioni di produzione dell’olio d’oliva per il bacino del Mediterraneo non siano entusiasmanti sotto il profilo quantitativo l’olio non mancherà.

E adesso un po’ di numeri: Secondo la Commissione europea l’Ue ha prodotto 888 mila tonnellate nei primi tre mesi della nuova campagna olearia (ottobre-novembre-dicembre), il 41% in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ci sarà però olio di oliva per tutti grazie alle scorte e all’ottima produzione dello scorso anno.  Si consolida la partecipazione straniera, infatti erano tanti i produttori provenienti da Spagna, Croazia, Slovenia, Grecia. Variegata anche l’origine mediterranea degli oli partecipanti al Concorso Olio Capitale, con etichette non solo italiane, ma anche di oli prodotti in Spagna, Grecia, Francia, Portogallo.

A fianco di Olio Capitale si confermano le partnership strategiche con l’Associazione nazionale Città dell’olio, con un numero sempre crescente di associati tra gli espositori della manifestazione e con la Commanderie des Cordons Blues de France. Trasversale e ampia la partecipazione di molteplici associazioni di settore coinvolte negli eventi collaterali, che riconoscono Olio Capitale quale ‘Casa dell’extravergine di qualità’: gli assaggiatori dell’Associazione Assaggiatori e Cultori Olio Extra Vergine di Oliva (AS.C.O.E.) e dell’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio d’Oliva (ONAOO), la Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Trieste (Fipe), Associazione nazionale donne dell’Olio e Knowoil. Molto ricco il calendario di eventi collaterali costellato di approfondimenti tecnici dedicati ai produttori, ma caratterizzato anche dalle degustazioni guidate e i mini-corsi di assaggio a cui ho avuto il piacere di partecipare lo scorso anno.

Olio Capitale anche quest’anno non mi ha deluso e per il prossimo anno si prospettano grandi novità. Forse anche la mia presenza sul palco della scuola di cucina.

 

 

 

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